Arte, Colore e Luce rituali sensoriali

Vivere il nostro quotidiano oggi è molto diverso che in passato, e non parlo di secoli fa.

Il nostro stile di vita ha subito numerosi cambiamenti già negli ultimi 20 anni.

Le nostre esigenze sono cambiate e con esse il nostro modo di rapportaci con noi stessi e gli altri.

L’evoluzione tecnologica è tuttora una delle principali cause di questo cambiamento, insieme a uno stile di vita sempre più veloce, che spesso ci porta a rincorrere freneticamente i mille impegni della giornata, senza lasciarci tempo e spazio per continuare a esplorare noi stessi.

Ecco perché in questo preciso momento storico, abbiamo bisogno di trovare la giusta canalizzazione, che ci consenta di dirigere le nostre energie al meglio, non solo per adempiere ai molti impegni di tutti i giorni, ma anche per condurci verso la scoperta del nostro mondo interiore. La nostra vita è la rappresentazione dei nostri pensieri, del nostro dialogo interno e del valore che riusciamo ad attribuire ad essa.

Ecco perché abbiamo bisogno di scoprire il nostro mondo interiore, per guidare la nostra vita verso i risultati che desideriamo ottenere.

Oggi più che mai, riscoprire noi stessi diventa fondamentale. Alla ricerca di questa connessione interiore oggi Arte – Colore – Luce si stanno imponendo al nostro cospetto, aiutandoci a vedere e vivere le situazioni da un’altra prospettiva.

Questi tre elementi hanno preso forma nell’espressione artistica contemporanea, divenendo una sorgente d’acqua benefica da cui ognuno di noi può attingere per dissetarsi.

Questa è un’esigenza dettata dal nostro tempo e siccome l’arte ne è sempre testimone, anche in questo caso assume un ruolo di preminenza.

Il filo conduttore nasce nel medioevo e precisamente a partire dallo studio del simbolismo e del linguaggio del colore delle cattedrali gotiche, in particolar modo quella di Chartres.

Nell’illuminismo la relazione “IO-IN” trova un rapporto più approfondito, ma è con l’arte moderna che il pensiero Chromologos si plasma in una sua dimensione di precisa identità.

La Cromoterapia e l’arteterapia ne sono i derivati, nati entrambi negli ultimi secoli.

I tre elementi Arte, Colore e Luce non si ergono pretestuosamente come “medicina” per la nostra realtà sociale, bensì come possibilità d’approccio in grado di equilibrare le nostre due parti, conscia e inconscia e successivamente il nostro essere in un giusto armonia con l’universo.

La libertà di esprimersi diventa libertà di dialogo, libertà d’apertura e di donarsi senza più muri culturali educativi o imposti.

Attraverso la forza, dell’Arte del Colore e della Luce la persona è in grado di raggiungere quello stato di benessere fisico-psichico-spirituale.

Tutti sanno che non possiamo amare gli altri se prima non amiamo noi stessi.

La realtà Chromologos non è un’equazione matematica, bensì una dimensione eterea, fatta di vibrazioni che si percepiscono a livello visivo e sensoriale.

Al di là delle regole, il tutto si realizza attraverso un processo evolutivo, emotivo, interiore, psicologico, soggettivo in un dato momento della propria esistenza.

La saggezza è una qualità che si acquisisce con l’esperienza continua, associata a meditazioni morali, filosofiche e spirituali. Allo stesso modo la maggior conoscenza intima del proprio “IO-IN” si acquisisce con la continua esperienza dell’atto creativo, dell’espressione artistica e una continua riflessione e ricerca interiore.

La forza spirituale dei tre elementi Arte, Colore e Luce, caratterizza anche il ruolo che sin da prima delle costruzioni delle cattedrali è sempre stato quello di trait d’union tra la nostra parte impercettibile e quella dell’universo creato.

Oltre che essere simboli di certi valori, sono un codice d’accesso alle nostre emotività e sentimenti; nonostante tutto ciò l’Arte, Colore e Luce hanno una funzione parziale se noi esseri umani, con tutte le nostre caratteristiche, non interagissimo con loro, affinché non avvenga quel connubio che ci permetterebbe di oltrepassare il muro della nostra dimensione umana.

L’Arte, Colore e Luce ci aiuteranno a erodere progressivamente in noi il tunnel che ci condurrà a quel luogo intimo che potremmo definire “giardino d’eden”, nel quale vive la nostra vera realtà “IO-IN” in pieno equilibrio con l’ essere “anima vivente”.

Amare la cromaticità non significa solo provare piacere nella visione di un proprio colore preferito: questo è soggettivamente estetico.

Amare è la condivisione di tutto il contenuto e linguaggio che risiede nel colore, è sentirsi in armonia con la sua essenza è il confrontarsi intimamente con esso. Tutto ciò trascende dal suo valore estetico-chromatico. Questo nuovo percorso e pensiero comprende la visione Chromatica del colore, accompagnata verso una ricerca interiore con della musica vibratoria “IO-IN TIME”, per raggiungere con l’intero percorso delle esperienze sensoriali un riequilibrio dei canali e dei centri energetici.

In questo millennio, fagocitato dall’egoismo, dal denaro e dal potere i tre elementi Arte, Colore e Luce ci condurranno ad una regressione non sociale, ma personale, verso quelli che sono i veri valori dell’esistenza e ci aiuterà a comprendere a fondo che cosa significhi un concetto astratto ma allo stesso semplice, come la parola AMORE.

· Giuseppe Quartieri