Marketing Olistico Strategia e cultura digitale

Come promuovere la propria attività in modo etico ed efficace, utilizzando gli strumenti d’ultima generazione? E ancora, provarci da soli o affidarsi a dei professionisti?

E ancora… una domanda che viene posta spesso: “devo per forza avere un sito internet per farmi pubblicità?”

In questo articolo proviamo a rispondere a queste domande.

Sito internet sì o no? Dipende dal tipo di attività e dagli obiettivi a breve e lungo termine. Non sempre è così importante avere un sito web, molto spesso può risultare più efficace l’utilizzo di altri strumenti come i Social e aprire la propria scheda attività su Google My Business (passaggio d’obbligo soprattutto se si ha un’attività locale).

Le nuove tecnologie offrono strumenti estremamente efficaci per comunicare e farsi conoscere, soprattutto i canali Social, apparentemente semplici e alla portata di tutti.

O almeno questo è quello che a primo impatto potrebbero far pensare. In realtà, social network come Facebook, Instagram, Linkedin, per citarne alcuni, permettono diversi livelli di utilizzo: da semplice utente fino ad inserzionista professionista.

I Social sono a tutti gli effetti dei canali pubblicitari alla pari di tv, radio e qualsiasi altro media e la loro crescita è costante ed esponenziale, tanto da mutare di mese in mese e cambiare molto spesso le carte in tavola – aspetto che non rende la vita facile ai pubblicitari – ma che dà la misura di quanto siano strumenti all’avanguardia.

Utilizzarli semplicemente come utenti è gratuito ma non lo è più se ci si interfaccia a fine promozionale.

Non viene richiesto un contributo per essere presenti all’interno di questi network ma diventa necessario se si desidera risultare visibili ed incrementare “l’engagement” (il coinvolgimento) del pubblico più affine ed interessato ai servizi offerti.

L’importante è utilizzare i social network in modo professionale. Canali come Facebook ed Instagram ad esempio, per offrire dei risultati necessitano di un piano d’azione per evitare di sprecare inutilmente il proprio budget perché, sebbene questi canali sembrino semplici e alla portata di tutti, utilizzarli a fini promozionali è ben altra cosa.

Il piano d’azione dei social si sviluppa attraverso una buona immagine coordinata generalmente formata da un logo e delle immagini scelte e costruite in modo preciso ed attinente alla nostra attività, la pianificazione delle uscite dei post e l’utilizzo di campagne sponsorizzate per raggiungere il pubblico più in linea ai servizi che offriamo. Tutto questo serve a non sprecare tempo (e denaro) e soprattutto serve a raggiungere le persone potenzialmente interessate, evitando di rivolgersi a tutti finendo inevitabilmente con un “non raggiungere concretamente nessuno”.

Ma è possibile fare tutto questo da solo? La risposta non è affatto scontata.

Come per ogni attività serve predisposizione, tempo, studio, dedizione ed esperienza.

Se si è disposti a lavorare con costanza in prima persona, allora l’obiettivo può essere anche raggiunto (a patto che si sappia cosa fare), altrimenti il consiglio è quello di affidarsi a un professionista che sappia guidarti e creare delle buone fondamenta.

Un piccolo investimento iniziale ti può permettere di consolidare una buona clientela con la quale continuare a mantenere un rapporto attraverso i social in modo anche autonomo in un secondo momento.

In conclusione una riflessione riguardo all’etica con cui ognuno di noi decide di promuovere la propria attività, perché spesso “il farsi pubblicità” solleva molte opinioni contrastanti: questo perché si è abituati alla pubblicità martellante, aggressiva e competitiva oppure al pensare di “non avere bisogno di pubblicità”, ma si tratta di due facce di una stessa medaglia. Un piano marketing che funziona, che sia fatto autonomamente o attraverso un professionista, cerca di rispondere sempre a questa domanda: quanto credo davvero in quello che faccio?

Vendiamo senza sforzo soltanto quello che realmente siamo e ciò in cui davvero crediamo.

Dare un valore a ciò che si fa spesso è un percorso, non necessariamente un punto di partenza e anche avvalersi di un professionista può servirci da guida per focalizzare al meglio i nostri punti di forza.

· Chiara Ferrarato