Yoga e psicosomatica: il corpo silenziosamente ci parla

Riflettiamo sulle sottili connessioni che esistono tra mente e corpo. I nostri movimenti corporei sono lo specchio del nostro mondo interiore. Lo yoga ci insegna come percepire il corpo dall’interno in quanto siamo abituati a vivere con parametri che ci riportano continuamente “al di fuori”, all’esterno, da un punto di vista egoico e non da come la buddhi (l’intelletto superiore) percepisce il corpo.

Sentire come spesso aggrediamo il pavimento con i piedi, comprendere come allineare correttamente il nostro corpo per renderlo libero dal dolore e creare libertà nella nostra mente: questo è il percorso nel quale lo yoga ci guida per migliorare la qualità delle nostre vite.

La consapevolezza risvegliata nel nostro corpo ci permetterà di portare istintivamente consapevolezza nel nostro vissuto quotidiano. Lo yoga aiuta a creare individui consapevoli che faranno scelte consapevoli in virtù di una nuova luce che illumina la loro coscienza.

Questo significa scelta di una corretta alimentazione, di una giusta ripartizione di pratica dello yoga e lavoro quotidiano, di una scelta consapevole di pensieri e sentimenti che migliorino il proprio ambiente interno ed esterno. E scegliere una vita alla luce della consapevolezza e del risvegliarsi dal torpore robotico, non ci fa dissipare inutilmente energia ma ci fa prendere cura di noi stessi e vivere la vita che noi amiamo. Il corpo silenziosamente molto spesso palesa i conflitti vissuti nei nostri pensieri e nel nostro mondo dei sentimenti con rigidità, blocchi, spasmi improvvisi, “torcicolli”, “slogature” e tanto altro che la dice lunga sul nostro vissuto interiore.

Quel che oggi scrivo non vuole in alcuna maniera sostituirsi alla medicina della quale ho pieno rispetto, ma vuole semplicemente dare un ulteriore spunto di riflessione verso una visione psicosomatica del corpo umano. I disturbi artritici ci raccontano del non sentirsi amati, di antichi risentimenti non risolti e di un eccesso di critica verso gli altri.

Le fratture ossee parlano di un tentativo di ribellione nei confronti dell’autorità.

Una borsite descrive l’ira a lungo repressa dentro di noi.

Con le infiammazioni il nostro comunica le proprie paure, il “veder rosso” e un pensiero “infiammato”, estremo.

Nell’inciampare e cadere continuamente, il corpo ci parla di una mancanza di centratura nel Sé e di mancanza di ordine nel pensiero. Una sciatica può descrivere una vita vissuta ipocritamente, la paura del futuro e del denaro.

Gli scivolamenti dei dischi intervertebrali dipingono un sentimento assoluto di non essere supportati dalla Vita e indecisione. Le slogature, specie se ricorrenti, raccontano il non volersi muovere verso una certa direzione nella vita, la resistenza interna e la rabbia a riguardo. Le varie “durezze” parlano delle nostre rigidità e del pensiero fisso.

Spunti di riflessione che, uniti alla moderna scienza medica, danno una visione olistica del corpo umano. Ma vediamo salendo dai piedi e arrivando alla testa, le differenti parti del corpo come possono raccontare i disagi interni.

· Cristina Curreli